...
- Lo consegnerete a me....?
- Lo consegneremo a voi. -
- Ma e noi come potremo sovvenire la impresa?
- In molte maniere: primieramente apparecchiando le vostre galere e sorgendo con gente da sbarco la foce dell'Arno per gettarla a terra al primo annunzio del successo rivolgimento: anco potreste levar gente in Pontremoli e in Garfagnana, e di questa pigliare il comando lo strenuissimo messer Piero; io procurerò gli si aggiungessero le bande della montagna di Pistoia, ed anco gli cedo di grato animo il comando delle mie. - Mi hanno altresì informato che messer Ieronimo Pepoli, il quale adesso milita come capitano generale dei Veneziani, uomo di molto seguito su la montagna bolognese, potrebbe tornarci di grandissimo sussidio dove noi sapessimo tirarlo dalla nostra."
- "A questo non bisogna pensare nè manco", rispose acerbo Lione, sicchè il Burlamacchi, senza poterne penetrare le cause, si accorse che aveva messo un dito dove gli doleva; però riprese:
Un'armata francese in qualche porto del Sienese sarebbe la mano di Dio....
- Dei Francesi non bisogna fare capitale; essi non si movono mai se pure non abbiano il guadagno in mano o il malanno sul collo."
- Pazienza, faremo da noi: però importa che voi mi forniate di danaro; non troppo, ma pure non soverchio per me che ho da spartire con cinque fratelli e fin qui ho speso sempre del mio: basterà un quattordici o un quindicimila ducati."
- Questi non mancheranno, ma per voi quale premio vi serbate?"
- Io? La coscienza di fare opera buona in pro' della patria e della libertà: la fama che mai non si scompagna dalle onorate imprese, sia che la fortuna le avversi, o discorde da sè le secondi.
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