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      E il Burlamacchi non frapponendo indugio alla chiamata andò tosto e rinvenne gli anziani allibbiti starsi accalcati attorno a Bonaventura Barili, che per la ventesima volta ricantava loro quanto aveva partecipato a lui il vile Umidi. La paura talvolta si appunta con la virtù per suscitare nell'uomo la ferocia; e la Signoria di Lucca adesso era eroica di terrore: tremava pensando che lei incolperebbero complice del Burlamacchi; proteste e giuramenti non varrebbero a salvarla dal sospetto di reggere il sacco al gonfaloniere; come poteva egli nascondersi sempre agli occhi suoi? Se essa non complice, connivente almeno; e chi tale regge non merita reggere; forse non andrebbe immune da pena; ad ogni modo quelli gli ultimi giorni della Repubblica insidiata da Cosimo, in uggia allo imperatore. In cotesto amore di patria si mescevano il pensiero dei gravi balzelli che si tira sempre dietro il principato, la perduta autorità e le pungenti subiezioni dello schiavo; se ci era via di scampo, questa, non altra: dimostrare con atti atroci animo rigido contro il Burlamacchi, imperciocchè non sarebbe stato verosimile che i complici di lui volessero fare a fidanza sopra la sua sofferenza nè avessero a temere che nelle smanie del dolore non rivelasse la verità: certo la storia rammenta parecchi uomini e talune donne capaci di siffatto eroismo; ma per ordinario sopra le sublimi virtù, anzi divine, non si fa capitale; nè disposto a ciò egli od altri credeva: bisognava altresì che gli strazi comparissero a prova reali, onde Cosimo non ne cavasse argomento di malignare che l'erano lustre, epperò movesse istanza affinchè a lui lo consegnassero, chè egli avrebbe saputo spremergli sangue e verità. In questa sentenza concorrevano i più, come quelli che procedevano sinceri; taluno no, i quali pur troppo si trovavano con Francesco indettati, e nondimanco, per rimovere da loro ogni indizio, ora si mostrano più arrabbiati degli altri; non pietà gli si usi, non rispetto; tanto maggiore sia l'asprezza quanto più grande la fiducia: qual mestieri processo?


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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