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      - Il Gonzaga da buone parole; memoriali allo imperatore. - Andrea Doria raccomanda il Burlamacchi allo imperatore. - Per salvare Francesco, spendono in corte i parenti più di 36m. ff. - La moglie del Burlamacchi, la madre e l'amica di Cosimo pregano costui per la salvezza di Francesco, e risposta del duca. - Tentasi la fuga: disdetta onde non potè avere luogo: se vero o verosimile il caso. - Compagni di prigionia; chi fosse il marchese Giulio Cibo Malaspina. - Vengono per la tirannide le vendemmie di sangue: quali le cause che mossero cesare a incrudelire, e tra queste le principali. - Ultimi particolari della vita di Francesco Burlamacchi. - Sua sepoltura; potrebbero rinvenirsene le ossa. - Sebastiano Carletti si salva. - Fine miserabile di Cesare Benedino decapitato 14 anni dopo la congiura. - Commiato dello Autore.
     
      Affannossi per paura, i Lucchesi mediante autorevoli oratori significavano a cesare avere incominciato gli esami del Burlamacchi; essere parso per maggiore solennità spediente aggiungere agli ordinari auditori di Rota diciotto cittadini dei primi non che il magistrato dei segretari; però, qualora egli temesse di parzialità per lo accusato, confessarsi paratissimi tutti a consegnarglielo, a patto però che in qualche città imperiale e da giudici suoi si esaminasse, ma in balìa del duca Cosimo per cosa al mondo non si commettesse: ovvero, se meglio gli talentasse, ponesse un suo commissario a capo del tribunale di Lucca. Dagli oratori spediti ai principi non ricevendo confortanti novelle, spedirono altri personaggi di maggiore autorità presso i medesimi e presso altri stati per propiziarsene i principi; di questi ricorda il nome la Cronaca manoscritta di Nicola Tucci, ed io qui li scrivo: il dottore Cesare Nobili andò al duca di Ferrara, Vincenzo suo fratello alla città di Bologna; il dottore Bernardino dei Medici al duca di Mantova; presso il pontefice furono deputati tre, Vincenzo Parensi dottore, Francesco Cenami e il cardinale Guidiccioni vescovo di Lucca; presso i legati apostolici e gli ambasciatori dei principi concorsi al concilio di Trento il vescovo dei Nobili.


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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