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      E lui avendo ricevuto dal M. Consiglio, secondo però gli pareva, torto della suplica che si lesse in Consiglio e che si determinò sopra: che la fanciulla, che era in casa sua, nipote di Agnello, avesse a stare in quel luogho che allo spettabile officio delle vedove paresse honesto e buono; o vero parendoli avere ricevuto torto da me, che l'avessi passata o consigliato la si passasse fra le M. S. V. e da poi si mettesse a Consiglio, s'è voluto vendicare contra tutta la città e contra me; che bastava vendicarsi contra di me; e farne advertite le M. S. V.: e quelle mi aren dato quel castico fusse parso ragionevile: dove che al presente bixognerà ghovernarsi altramente, e le S. V. M. ne faranno quello parrà più espediente per la città che bisogna ben consigliarla.
      El modo che aveo pensato fare era questo. Di far venire l'ordinansa della Vicaria del Borgo qui in la città, così come eran venute quelle del Bagno e di Villa. E questa era di più numero di giente che altra ordinansa, perchè in questa è compresa la Vicaria di Gallicano, e tutte sono sotto il colonnello Gian Tommaso. E perchè vi è molti di quelli che sono sotto ditta hordinansa, che sono molto discosti, facevo pensieri, ed ancho tornava meglio a quello volevo fare, ordinar che fosse la mattina al ponte a Moriano, e lì vedere che avesse buono rinfrescamento o da poi farla venire el giorno in la città. E potendo, che credo sarè stato facile, ci arei condutto la hordinansa del Ponte a Moriano, che el commissario Nicolao Bernardi non penso avesse mancato.


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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