- I magnanimi sensi del Burlamacchi derisi dai bracchi del principato. - L'Umidi svela la congiura a Bonaventura Barili cancelliere della Signoria. - Provvisioni del Burlamacchi per accertare la fuga, ed ordini che dà a Baccio donzello. - Il Burlamacchi tarda a presentarsi alla porta San Pietro, e discorsi che ne hanno fra loro Baccio e il Benedino. - Preteso imbroglio dei preposti alla custodia delle porte se verosimile. - Francesco esce di palazzo a sera, aspetta nel cortile il cugino Garzoni, che venuto esce con esso: racconto del Burlamacchi inverosimile, ma fatto a posta per salvare il cugino Garzoni: come si può supporre che accadesse il caso. - Il Burlamacchi, trovando impedita alla fuga la via, torna indietro; va a casa sua; consulta di parenti, che lo consigliano rientrare in palazzo. - La Signoria manda per esso, ed egli va: terrore e viltà dei Signori non intesi della congiura; smanie paurose dei compiici; tutte si appuntano a danno del Burlamacchi. - Magnanimità di questo, che dichiarava ignari tutti della sua trama, egli solo colpevole; dopo molte ambagi gli anziani lo fanno condurre alle sue stanze e guardarlo a vista; distrugge carte e ogni altro testimonio della sua impresa. - Consulta del consiglio, dove si propone sostenere prigione il Burlamacchi; esquisite cautele che si adoperano perchè non fugga e non si ammazzi. - Giusti timori degli anziani esposti; mandansi oratori ai diversi principi ed al concilio di Trento; a Cosimo spediscono il più astuto dei cancellieri.
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