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      Noi, premendo la cosa per l'interesse [Nell'originale "intessse" Nota per l'edizione elettronica ] nostro et non punto meno per quello di S. Maestà nella coniuntura che ella si trova di presente, giudicammo expediente di ricercare quei Signori che si contentassino di darlo in mano nostra per insin a tanto che noi l'havessimo fatto examinare con intervento et presentia di qualche uomo loro et questo per bene intendere e' particularj della cosa et chi erano i compiici et fautori, et per tale effetto mandammo a Lucca uno del nostro consiglio a fare ogni istantia possibile che ce lo concedessino con promessione di rimetterlo nelle mani loro subito che si fussi esaminato. Ma nò ce l'hanno voluto concedere, come quelli (pensiamo noi) che debbon sapere che costui ha in corpo molto più di quello che loro hanno mandato fuora, et non vogliano si propali maxime che de compiici et fautori ce ne debbono essere assai della città loro et d'altronde, et forse persone d'importanza. Haviamo fatto noto el tutto a S. M. dalla quale speriamo sì come ella fece gratia a quei Signori del Fascinello (sic) per lo interesse della città loro vorrà anco che Costui sia examinato fuor di Lucca nelle mani nostre o in altro luogo conveniente, perchè si sappia lo intero di questo trattato et per il suo et per il nostro interesse, et ci è parso dare anche conto[Nell'originale "contro". Nota per l'edizione elettronica ] di tutto questo a voi per vostra informatione perchè sappiate di che maniera e' Lucchesi si deportino verso di noi in questo negotio et la satisfazione che lo animo nostro può e deve prendere di loro.


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Vita di Francesco Burlamacchi
di Francesco Domenico Guerrazzi
Casa Editrice Italiana Milano
1868 pagine 355

   





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