Pagina (17/487)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ) nel quale fui innamorato morto della bella cattolica. Che ci fareste voi? Da studenti sono cose che capitano, questi amori petrarcheschi, questi desideri senza speranza. Si ha bisogno di portare un idolo femmina nel cuore, si desidera una donna sino alla quale non si possa giungere, e per poco che la testa si scaldi, per poco che il temperamento si presti ed i romanzi aiutino, si può fare una corbelleria. Molti in quella età beata si compongono un poema nella testa, lo covano colla immaginazione, lo accarezzano e ci fantasticano sopra con una voluttà dolorosa, con una evidenza di rappresentazione che, nei giovani di fantasia feconda e di sangue caldo, ha l'illusione quasi plastica della verità, come il sogno nel momento del sognare. Chi non può raccontare la storia di un amore portato a lungo e segretamente nel cuore senz'altre consolazioni che quelle del cervello eccitato? Chi, almeno tra la veglia e il sonno, non lavorò di fantasia e non salvò una donna, che non lo guardò mai, dalle fiamme, dall'annegamento, dalle coltellate, da tutti i modi di morte che lo Stato Civile annovera tra le morti violente! Ebbene, così m'era capitato a proposito della bella segretaria dell'Opera Pia dei Ciborii. (Credo proprio che fosse segretaria).
     
     *

      * *
      Fu precisamente quando davo ad intendere ai miei di casa di studiare il secondo corso di giurisprudenza e di consacrare le mie veglie ai misteri del Diritto Canonico che la vidi in carrozza e domandai chi fosse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Stato Civile Opera Pia Ciborii Credo Diritto Canonico