Pagina (44/487)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il regolamento è furbo! Si fa dunque come si può, e la polvere, si sa, non manca mai nelle biblioteche, che sono chiamate appunto polverose. Ma la polvere dei libri sporca i panni ed ecco perchè si va vestiti alla meglio. Io poi andava tanto alla meglio, che molti visitatori, ai quali facevo da cicerone, allungavano la mano per regalarmi mezza lira; rifiutata, s'intende, con un gesto di pudicizia offesa, degno d'esser fuso in bronzo.
      I miei due tedeschi parlavano tra di loro in tedesco, e allor chi li capisce? S'entra nella sala dei manoscritti e domandano di vedere quel che c'è delle Epistole di Cicerone. Ne reco parecchi codici preziosi, quando quello dagli occhiali mi strizza l'occhio e mostrandomi un codicetto in pergamena mi dice nella più pura lingua del Lazio se glielo voglio vendere. Mehercule! dissi io: an te pudet, Germane.... Chi sa che bella pagina di latino ha perduto la moderna letteratura! S'intende che i due tedeschi se ne andarono scornati e il codice è ancora là, nel suo scaffale. Ma faccia conto che al mio posto ci fosse stato un povero diavolo carico di famiglia e di fame! Non c'è che da stracciare una scheda e stender la mano ai marenghi. Dunque! Dunque, cosa strana, gli impiegati delle biblioteche non sono forse al loro posto, ma sono onesti.
      Conclusione:
      1. L'Italia è il paese che ha più biblioteche e meno bibliotecari.
      2. Se ci sono ancora biblioteche in Italia, si deve alla fenomenale onestà degli impiegati retribuiti come tutti sanno.
      3. Se si tira avanti così, verrà il giorno che essendo le biblioteche italiane in Germania o in Inghilterra, il bilancio risparmierà le paghe del personale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Epistole Cicerone Lazio Germane L'Italia Italia Germania Inghilterra