Aggiungete, che tutte queste inutili discussioni che vertono più spesso sopra equivoci che sopra opinioni, sono e saranno sempre chiuse in un campo ristrettissimo di adepti che sono iniziati al linguaggio cabalistico dei filosofi, i quali sotto le pompose e grecizzanti parole nascondono astrazioni così sottili, che spesso non le capiscono nemmeno loro. A che cosa servono questi fuchi dell'intelligenza? Si bandiscano pure i poeti dalla repubblica di Platone, ma non ci lasciamo i filosofi, altrimenti la repubblica diventa una gabbia di matti.... metafisici.
Non sarebbe ora di vedere un poco che razza di sciocchezze ontologiche, di sciocchezze metafisiche, di teorie codine, di sistemi cattolici e paolotti si insegnino nelle nostre scuole? Non sarebbe ora di fare un po' di bucato?
Se fosse vero che un Ministro ci pensasse qualche volta!
DIVORZIOAlessandro Dumas commise uno strano errore alla pagina 231 del suo libro sul divorzio. Egli credette che la legislazione italiana in fatto di matrimonio ci permettesse di optare tra il codice e la religione, tra il contratto civile indissolubile e il sacramento cattolico facile a vendere ragioni di nullità. Invece qui, come allora in Francia, una legge assurda regola questa materia, ed un coniuge può ben essere ladro, infame, galeotto, che l'altro innocente è incatenato a lui ed alla sua infamia senza speranza di infrangere mai la catena. Qui, come allora in Francia, non resta che la separazione civile, uno de' più insufficienti e ridicoli mezzi termini che siano usciti dai cervelli rammolliti de' dottrinari.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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Platone Ministro Dumas Francia Francia
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