Ma a costoro non si bada, altro che per osservare come il paese dorma nella calma più perfetta. Oh, non hanno mai sentito dunque la quiete profonda che precede i temporali?
Per questo stato latente di tensione, per questa evoluzione dissolutiva che si compie negli strati inferiori mentre alla superficie tutto è tranquillo, è da credere che il divorzio non sia che una transazione prossima, ma non una soluzione del problema della famiglia. La rinnovazione deve necessariamente essere più radicale, tanto ne' rapporti tra i coniugi con una differente legislazione sui diritti della donna ed una educazione relativa, quanto nei rapporti colla prole con profonde alterazioni nel diritto di eredità. Infatti lo stesso Dumas ci avverte che la diminuzione dei matrimoni e delle nascite dipende dall'applicazione pratica delle teorie malthusiane. La famiglia costa, si stenta a campare; è dunque meglio essere in pochi. Ora, per modificare questo stato di cose, il divorzio basta? No; bisogna essere logici fino in fondo, cercare che la vita sia possibile a tutti e non martirio pei più. Se si potrà campare, se potranno campare i figli, i matrimoni e le nascite cresceranno. È ben naturale che chi vive di rendita, o di lavoro grassamente retribuito, gridi all'utopia. Ma il problema è là, nè giova fingere che non esista. Quelli che trovano troppo rivoluzionario il divorzio sono serbati a veder di peggio, ed allora purtroppo sarà inutile nominare Commissioni.
MIRACOLINella cronaca di Bologna di Frà Bartolomeo dalle Pugliole, che si conserva nella Biblioteca Universitaria di Bologna, mss.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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Dumas Commissioni Bologna Frà Bartolomeo Pugliole Biblioteca Universitaria Bologna
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