Berta sorrise vedendolo aprir gli occhi, mentre Elda si allontanava arrossendo.
Non so se le nozze fossero celebrate dal sacerdote Medulano, che dovette intenderla male. Certo il castello rimase per allora ai Ghibellini, e i Bolognesi, per dispetto, d'allora in poi lo chiamarono Castel Debole.
IL QUARTO SACRAMENTOQuando ci alzammo da tavola il colonnello era di buon umore.
Un po' di epicureismo inteso bene spianerebbe le rughe in fronte anche al profeta Geremia, quello delle lamentazioni; figuratevi se non ci sentivamo allegri noi, facendo cerchio intorno al fuoco e aiutando il chilo con un ponce squisito. Fu allora che il colonnello, tra le altre storielle, ci narrņ questa.
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Una volta, ho commesso un'azione poco delicata, e siccome le birberģe si tirano una coll'altra come le avemarie, fodero l'indelicatezza con una indiscrezione. Capirete perņ, che almeno i nomi non li dico.
Prima del 1859, e pur troppo anche ora, le nostre famiglie tenevano in casa un prete che faceva da pedagogo e da maestro ai ragazzi. Il prete di casa mia, un tal don Paterniano, non aveva nulla che lo distinguesse da' suoi colleghi. Era asino come loro, ghiotto e sudicio quanto impongono i canoni e la consuetudine; ma non era cattivo e, quando nel 1860 scappai di casa per andare in Sicilia, il pensiero di lasciare il mio pedagogo non mi affliggeva certo, ma nemmeno mi rallegrava.
Dal 1860 al 66, accaddero tante cose che non giova raccontare.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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