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      In faccia alla immensità, alla inevitabilità del dolore, che cosa sono i nostri sistemi, i nostri discorsi, i nostri libri? È perciò che sino dal principio non le nascosi il mio dubbio intorno all'utilità delle nostre parole. Ma se dubitai dell'utilità, non dubito però del desiderio del bene che muove e infiamma Lei a discutere i più vitali problemi del nostro tempo, con animo retto e solida scienza. È perciò che auguro sinceramente al suo libro buona fortuna, come Ella lo scrisse con animo sincero; poichè ne io nè Lei siamo di quelli che hanno orrore delle dottrine nuove e repulsione per le conseguenze delle teorie sociali. Ella le studia acutamente e le discute per indirizzarle al meglio. Io, uomo di minor fede, affretto tuttavia questo nuovo esperimento della illusione umana. Fortunato Lei, se coll'opera sua contribuirà ad alleviare i dolori di un solo vivente. Beato io, se potrò convincermi che anche il pessimismo è una illusione.
      NATALENascere, amare, morire, sono le tre ore sacre della giornata umana, i misteriosi vertici del triangolo della vita; e finchè la nostra schiatta vedrà la luce del sole e vorrà vivere, saluterà con gioia il natale del bimbo - sia figlio di Dio o figlio dell'uomo - nella capanna o nella reggia - poichè in ogni natalità essa sente il rinnovamento e la continuità della vita.
      Che importa se i Magi rechino alla culla i ricchi doni dell'oriente, o gli angeli, come imaginò il Burne-Jones, portino invece la corona di spine, i chiodi e il calice del martirio?


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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