E buone feste.
PER COMACCHIOSotto la sterminata laguna che circonda Comacchio è sepolta la pelasgica città di Spina, ma il luogo preciso si ignora; tanto muta è l'oblivione dei secoli che raccomandarono alle acque il loro segreto; e se l'opera pronta dei vivi non soccorrerà la città moribonda, Comacchio, come Spina, cadrà a poco a poco lungo gli argini dei suoi canali e rimarrà la memoria, anzi il rimorso, in chi l'avrà lasciata cadere.
Ed è veramente un silenzio di morte quello che grava sulle acque immobili cui l'occhio non trova confine. Qualche rauco strido di gabbiani, qualche battello lontano, sono i soli segni della vita nella malinconia del lucido deserto. Una maledizione sembra pesare su questa quasi stigia palude, dimenticata da chi più dovrebbe ricordarla, abbandonata alla segregazione ed alla decadenza dalla secolare incuria di chi ha maggior obbligo di averne cura: lo Stato.
Certo: lo Stato! Questa laguna ha la superficie di una provincia. È confinata tra due fiumi, il Po ed il Reno, che potrebbero ridurre le acque morte in campi floridi e fertili. La provincia di Comacchio aspetta una parola per emergere, ricca ed utile, dalla sua desolata sterilità; ma chi dirà mai questa parola?
Intanto una città intera che viveva della industria della pesca, poichè le acque inquinate dalle scolature dei piani limitrofi uccidono il poco pesce che resta, languisce e conta i giorni che la separano dalla sua fine. O emigrare o morire, poichè non c'è zolla che possa educare una spica.
Le dune che la separano dal mare non bastano ai pochi agricoltori che lavorano le sabbie mal feconde; ed anche il pesce emigra o muore.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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