Le staffette si scossero. Il Caliari baciò in volto i carabinieri, pose il piede sulla pietra del confine e, volto alle guardie austriache, gridò con voce commossa:
- Vado a Roma!
- Gute Spazierung!
E il messaggio e i messaggeri sparirono, precipitando nel buio
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La pergamena giunse felicemente a Roma il 20 Settembre nelle mani del Sindaco Ruspoli. Passò per Bologna e valicò l'Appennino. Fui testimonio e scrissi così al Giornale "La Bicicletta".
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Se i grandi dolori sono muti, le gioie grandi sono espansive; e questa sentenza Le spieghi il perchè Le scrivo non richiesto e racconto i fatti miei a chi non li vuol sapere.
Premetto - come dicono i notai nei loro istromenti - che ho vissuto una vita sedentaria e malsana fino a pochi anni or sono, pieno di seccature, di nervi e di cattive digestioni. La bicicletta è stata la mia salute e solo mi duole di averla esperimentata quando la barba mutava colore. Ho un figlio appena uscito dall'adolescenza e con lui, molto miglior pedalatore ch'io non sia, galoppiamo d'amore e d'accordo, vivendo al sole, all'aria libera, nella sana allegria del piano e del monte, quando a lui le scuole e a me l'ufficio lo consentano.
Per la corsa staffette Peri Roma, questo nostro V. C. mi fece l'onore di destinarmi Ispettore a Porretta, dove il dispaccio doveva passare dai Bolognesi ai Pistoiesi e l'egregio Lanino era mio collega. Mio figlio Guido e il signor Gian Pietro Gozzi erano le ultime due staffette nostre, che sino dalle 9 si trovavano al km.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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