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      48, segnando Porretta il 59. Undici km. di strada buona, ma in salita continua, benchè non forte, con qualche tratto di pendenza duro ma breve e qualche voltata brusca e da starci bene attenti.
      In Porretta trovai ottima accoglienza. Il ff. di Sindaco venuto apposta di villa, i carabinieri, e tutti si misero a mia disposizione con evidente simpatia. Due bravi giovani ed egregi ciclisti del paese mi si offersero e li mandai anch'essi al km. 48 per aiutare le due staffette, se occorresse. Verso le 10, essendomi venuto il dubbio che le staffette pistoiesi attendessero al confine della provincia, tre km. più a monte, mi si offerse un giovinotto operaio, di cui con mio dispiacere ho scordato il nome, il quale volle recarsi al confine per aver notizie, montato sopra un preistorico biciclo che faceva il fracasso di un carro di catenacci. Incontrò i pistoiesi a mezza strada.
      Erano i signori Ciabatti e Begliuomini, due giovani robusti e gentili che avrebbero conciliato al ciclismo anche il Papa, tanto spirava da loro la salute fiorente, il sano buon umore, la lieta cortesia che viene dalla coscienza della forza. Mangiarono un boccone, e aspettammo.
      S'era fatta folla, le finestre erano piene di signore. Il mio collega Lanino si occupava dell'ordine, io doveva pensare alla consegna. Tutti guardavamo intenti su per la strada che, pendendo leggermente verso il paese, lascia vedere di lontano chi arriva. Si aspettava con ansietà.
      Ad un tratto tutti gridiamo: "eccoli! eccoli!" Apparivano in alto le maglie bianche.


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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