Pagina (320/487)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dico simulare la più crassa ignoranza, perchè non posso credere che l'illustre Avvocato ignori il senso di una delle frasi più comuni nel linguaggio di tutti i giorni. Egli sa meglio di me che impicciarsi degli affari altrui vuol dire occuparsi non richiesto, mettere il naso nelle cose, nelle faccende, nei discorsi degli altri. Lo sanno il popolo e il comune! O perchè allora venirci ad offrire questo sproposito enorme, col solo proponimento (e non ne so veder altro) di riattaccarlo alla prima quartina per renderla confitente di un significato che le ripugna e che io respingo? Ma vegga l'illustre Avvocato (poichè io non mi contento di affermare dogmaticamente come egli fa) vegga se dicendo io, «l'illustre Avvocato Capretti s'impiccia degli affari miei» confessassi di far degli affari di compravendita con Lui! Ah, in verità, begli affari! Via, davanti a questa Ecc.ma Corte occorre esser seri; ma il vedere l'ingenuità di questo voluto sproposito darsi le arie di un argomento irrefutabile, costringe all'ilarità.
      Lasciamo andare per rispetto alla Ecc.ma Corte e seguitiamo.
      «Avrò il cappello prima del Iaffei. Nuova vanteria che si mette in bocca a Monsignore Vescovo Cantagalli il quale, in premio dell'aver fatto bene gli affari di cui sopra verrebbe creato Cardinale prima del suo collega di Forlì. Ma alla vanteria sconveniente e stolta in bocca ad un Vescovo, si fa dal poeta seguire un'altra cosa che non ad un eminente sacerdote, ma appena ad un bettoliere avvinazzato potrebbe adattarsi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





Avvocato Avvocato Avvocato Capretti Ecc Corte Ecc Corte Iaffei Monsignore Vescovo Cantagalli Cardinale Forlì Vescovo