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      «Silent enim leges inter arma» disse Cicerone. E qui si combatte pro aris et focis; da una parte per la podestą dell'ara, dall'altra per la libertą dei focolari nostri. Qui abbiamo un Vescovo di partito, che fa le elezioni, scomunica gli avversari, organizza i suoi battaglioni, li comanda e li conduce disciplinati al combattimento; ma quando si tratta di render pubblicamente conto dell'opera propria, nega le prove, vuole che non si parli di politica, e piagnucola che č malato, č vecchio.... Ah no, Monsignore! Il galantuomo non teme mai di risponder di sč, anche quando un ciabattino gliene chiede pubblicamente ragione. No; l'uomo d'onore impegnato in una partita come questa, si fa portare al convegno in lettiga, ma ci viene. V'impacciate di politica? Comandate un partito? Combattete per lui? Ebbene, sia: accettate la conseguenza dell'opere vostre, non pretestate l'otite per nascondervi, non fate bandire dai vostri Avvocati che la politica deve essere cacciata dalla porta e dalla finestra. No, questo processo č politico perchč tale lo voleste e lo faceste Voi, e il Giudice ne terrą conto poichč Egli sa che i processi politici sorpassano la piccola cerchia della personalitą, procedono dall'animus defendendi, dal contrasto di due idee, di due partiti se si vuole, ma non dall'animo di danneggiare un privato.
      E se cosģ non fosse, quando io avessi offeso il Vescovo, come lo nego, da che interesse privato sarei stato mosso a denigrarlo? Che personali ragioni d'odio possono essere tra un oscuro Vescovo ed un oscuro versificatore che non si conoscono nemmeno?


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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