Questa è la dialettica dell'illustre Avvocato Capretti che ha suggestionato la sentenza! Si leva dal mio opuscolo la parola colpo; le si attribuisce un senso scellerato e su quello si sillogizza e si conclude che io, non il Vescovo, ho menato il colpo e che io lo confesso! Oh via! lasciamo queste interpretazioni peggio che arbitrarie e che fanno spavento in una Sentenza! Io non volli dire altro che del fatto mio, delle mie azioni avrei risposto, come rispondo, senza appiattarmi, di persona, a fronte alta, mentre Altri fa il contrario. Qui non c'è confessione di aver menato un colpo che tenga e non importa incomodare Giudici per verificarlo. Basta il senso comune.
E così è finito anche l'esame della Sentenza. M'è pesato, e sarà pesato più alla Ecc.ma Corte, il dover discutere minutamente di piccole cose, di frasi e di parole, ma gli Avversari vollero la causa a questo modo ed io, per quanto mi ripugnasse, dovetti seguirli per l'arido e uggioso sentiero. Ogni qual volta tentai di lasciare queste bassure e salire un po' più in alto, mi sentii fermare dall'ironico «il s'agit d'un chapon!» E sia; ma poichè finalmente le penne del simbolico cappone furono rivedute e corrette ad una ad una, tiriamo il fiato, allarghiamo i polmoni, lasciamo finalmente cappone, gallo e pollaio per guardare più avanti.
EPILOGOPiù avanti e più in alto!
L'Avvocato Nasi finì la sua arringa colle promettitrici parole del Salmista: «Misericordia et veritas obiaverunt sibi; justitia et pax osculatae sunt!» e la misericordia e la pace nell'animo del buon Pastore, tra le paterne perdonanze e misericordie dell'Anno Santo, furono tali che la verità è costretta a chiedervi giustizia!
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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