O Rabbi di Galilea, il cui vangelo si predica sempre e non si pratica più, se tu ripetessi oggi: «Vae vobis.... quia similes estis sepulcris dealbatis....», Rabbi di Galilea, il tuo discepolo, colui che consacrato nel tuo nome bandisce dall'altare «Misericordiam volo et non sacrificium», oh come ti farebbe turare la bocca dall'Art. 395 del Codice Penale! Poichè, mettiamo pure in disparte la politica e il Principe di Bismarck, sebbene la causa sia tutta impregnata di politica dall'inizio alla sentenza; lasciamo che il processo intero non è in verità che un episodio della rivincita del clericalismo spodestato «immortale odium et nunquam sanabile vulnus», ma non si potrà a meno di confessare che qui ci troviamo in faccia di un agitatore delle masse in servizio di interessi mondani sotto pretesto di religione, di un raccoglitore fortunato di pecunia in servigio di Associazioni contrarie alla sicurezza ed alla integrità dello Stato, tanto che il Governo le ha dovute disciogliere e sciolte sono tuttora in Faenza. A torto, secondo me, che voglio la libertà anche per gli avversari, ciò che i clericali non vogliono; ma noto solo il fatto che l'istesso Governo ha ritenuto pericolose le Opere Cattoliche, promosse, aiutate e mantenute da Monsignore. «Si raccomanda la solita questua per le Opere Cattoliche» diceva il Vescovo l'11 Dicembre 1897 e raccomandava obbedienza assoluta e perfetta al Pontefice anche in ciò che non riguarda la fede e la morale (1898) e chi ha orecchi per intendere, intenda.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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