Quando questi Vescovi di combattimento, tra una elezione e un indirizzo, tra una battaglia e una questua, salgono l'altare per maledire, gridano Extra Ecclesiam nulla salus, e per chi non china la cervice non hanno il solo Anathema Maranatha omnesque maledictiones Hebal, ma la persecuzione, la discordia famigliare, il boicottaggio, i processi, che meraviglia se qualche volta ex abundantia cordis os loquitur e le parole fanno impeto ed oltrepassano il rigido confine della correzione? Le mie non l'oltrepassarono; quelle degli altri non mi riguardano, ma ad ogni modo il Giudice nella serena imparzialità dell'animo suo deve pesare qualche cosa di più che le pretese del querelante. Quanti sentimenti generosi, quanti nobili affetti e sante convinzioni mossero l'accusato a quell'atto che per altri fu lodevole e per lui si vuole punibile? Diceva S. Cipriano, se non erro «homicidium quum admittunt singuli, crimen est: virtus vocatur quum pubblice geritur;» e questo delitto fu l'idea che da Palestro a Porta Pia fece l'Italia!
Tutto questo, la Ecc.ma Corte me lo condoni, l'ho detto per non celar nulla dell'animo mio e così per incidente. Io non ho sposato la causa del Lamone, il quale penserà per conto proprio ai casi suoi. La mia causa è, e voglio mantenerla ben separata e distinta; e quanto a me particolarmente e pel solo capo d'accusa d'ingiuria perchè, spero di avere ad esuberanza dimostrato, il sonetto non offende nè l'onore, nè la riputazione e nemmeno il decoro di Monsignor Gioacchino Cantagalli; perchè il solo fatto di averlo stampato in un numero dedicato a Lui non può provare, contro il chiaro senso delle parole e delle mie dichiarazioni che esca dalla generalità della satira lecita, onesta ed anche lodevole.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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