Non mi pento di averlo detto, ma la pubblicazione del signor Zanino Volta, l'Appressamento, mi fa morder la lingua11.
Il signor Zanino Volta, nipote dell'illustre inventore della pila, come ci dice parecchie volte nella introduzione, e vice-bibliotecario reggente nell'Università di Pavia (che diavolo è un vice-bibliotecario reggente?) il signor Zanino Volta capitò in certe camere del palazzo avito dei Volta dove erano per le terre molte cartacce, molta umidità e molti sorci. Trovò, frugando, un quaderno intitolato: Appressamento della morte, e se lo ficcò in tasca. Ora si trova che è un autografo del Leopardi, e lo stampa con cento pagine di prefazione.
È proprio del Leopardi? A questi lumi di luna siamo tanto avvezzi alle gherminelle letterarie e paleografiche, che questa è la prima domanda da fare. Chi è oramai quel letterato il quale non abbia commesso qualche marachella di questo genere? Io, per conto mio, oltre quel che è noto al pubblico, ho parecchi altri peccatacci sulla coscienza e, se volessi dirlo, c'è qualche poesia del 1300 a questo mondo che io ho visto nascere, crescere, trovar spasimanti ed amanti e peggio.
La calligrafia del Leopardi può essere esattamente imitata dal primo che capita: la carta del tempo si trova dappertutto; l'inchiostro sbiadito o rossastro si fa in cucina, e la cantica è un lavoro tanto giovanile che, quasi quasi, potrebbe averlo fatto davvero il signor Volta; ma questo non vuol dire, poichè qualunque maestro di retorica può far di meglio.
Il nipote di Alessandro Volta ha preveduto il sospetto di falsificazione e mette le mani avanti.
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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna 1908
pagine 487 |
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