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      E nemmeno ho la sfacciataggine di voler parlare di una scienza che ignoro. Solo mi permetto di chiedere uno schiarimento.
      L'anatomia del cervello ha fatto grandi progressi, lo so. Ma la fisiologia del cervello è così avanti? Conosco, per esempio, i bei lavori del Mosso; anzi ne ho parlato. Ma quei lavori ed altri analoghi, sono ben lontani pur troppo dal chiarirci quel grande enigma che è la massa cerebro-spinale, anzi l'intero sistema nervoso. Data questa nostra ignoranza, come facciamo noi ad essere così sicuri, come vogliamo essere, nella definizione delle malattie nervose e della patologia del cervello? Quando un chirurgo trova quei tali fatti, diagnostica sicuro un tumore e lo taglia: e tutti gli altri fatti e sintomi uguali condurranno inevitabilmente e sicuramente alla diagnosi del tumore. Ma possiamo noi fare altrettanto nelle malattie del cervello? Riconosco che l'egregio Lombroso ed altri parecchi, si sforzano a ridurre a precisione scientifica i sintomi cerebrali per guidare a diagnosi sicure, ma mi permetto di dubitare che fino ad ora la vanità, la grafomania, la calvizie, ecc., ci siano guide sicure a diagnosticare la pazzia, così come i sintomi del tumore sono sicuri pel chirurgo.
      L'iperemia cerebrale è spesso comune al genio ed alla follia, dunque spesso i geni sono matti. Questo ragionamento non fa una piega, ma prova troppo. L'afflusso del sangue al cervello è una condizione normale del lavoro pel cervello stesso. Il cervello di Dante e il cervello di Coccapieller quando lavorano sono più pieni di sangue; lo ammetto.


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Brani di vita
di Olindo Guerrini (Lorenzo Stecchetti)
Zanichelli Bologna
1908 pagine 487

   





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