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      Non può cadere in te questo desiderio, perché hai avuto grandissima facultà, e l'hai fatto con ottimo successo, di dimostrare in maneggi grandissimi el tuo valore, ed in maggiore e più veduto campo che non pareva potessi accadere a uno che non fussi nato in altro grado di te, o che non avessi fatto altra professione che quella che hai fatta tu. Però se desideravi che si cognoscessi che tu eri incorruttibile, e che non danari, non amicizie, non prieghi, non rispetti di potenti bastavano a piegarti dalla via retta e debita, n'hai fatto tanti e sì publichi paragoni che io non credo che in questa parte tu possa desiderare più. Se avevi caro essere cognosciuto per uomo virile e coraggioso e di animo presente ne' travaglì e' pericoli grandi in che ti sei trovato, e' campi, le ossídione delle città dove tu eri, l'hanno fatto cognoscere e credere pure troppo chiaramente. Dimanda tutti e' luoghi dove sei stato, e' popoli che hai governato, gli eserciti dove hai avuto tanta autorità; confesseranno che tu sei uomo di ingegno, di giudicio resoluto nelle deliberazione, abondante di partiti ed espeditissimo nelle azione. E se bene sapranno anche dare conto quali siano e' difetti tuoi, perché nessuno nacque mai perfetto, pure ti celebreranno nelle cose principali e più sustanziali; e se bene tutto è stato fuora della patria, nondimeno e per el grido di molti e per avere pure le faccende della Chiesa avuto sempre o uno interesse medesimo, o qualche connessità con la città, quella opinione che è stata fuora di te è pervenuta ancora piena ed abondante insino a noi.


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130

   





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