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      Perché veduto con quanto sforzo si erano opposti questi cittadini grandi e che vogliono tenere soggiogati gli altri, perché sì santa legge non si ordinassi, era già quasi opinione universale di tutta la città, che quello che con tante arte sue non avevano potuto ottenere direttamente appresso a molti che la non si vincessi. l'avessino a conseguire per indiretto apresso a pochi, provedendo che la esecuzione sua restassi vana con operare tanto con favori e con minacci ancora, che mai da' giudici nessuno potente fussi condannato.
      Alla quale opinione non so se più vituperosa o perniziosa alla republica mi sono arditamente opposto io, anzi per dire più el vero non io, ma lo onnipotente e sommo Dio, manifesto protettore della nostra città, avendomi messo in animo di chiamare in giudicio con inestimabile iubilazione di tutto questo popolo, non uno cittadino incolpato di oscuri e leggeri errori, non di qualità sì piccole che e la pena sua facessi poco utile alla republica, e la assoluzione poco danno; ma messer Francesco Guicciardini, uomo rubatore de' danari publici, saccheggiatore del nostro contado, uomo che ha esosa la vita privata, desideroso del ritorno de' Medici, amatore delle tirannide, occupatore del vostro Palazzo, inimico capitalissimo della commune libertà, e finalmente pieno di sì gravi, di sì noti e di sì odiosi peccati che non è possibile che sia assoluto, e nondimeno sì potente che el condannarlo abbia a essere di grandissima utilità sì per levare via ed estirpare questa peste della republica, sì molto più per lo esempio e per chiarire al tutto ognuno che in questi nuovi giudici ha a potere più, come è conveniente, la verità, la religione e la severità de' giudici che qualunque altro rispetto o corruttele.


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
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