Ma concorrendo in lui tutte queste cose ed in modo che non si possi facilmente discernere quale sia maggiore o lo odio o el pericolo, nessuno è che abbia mai dubitato quali abbino a essere le vostre sentenzie, nessuno che non l'abbia tenuto per condannato el dì medesimo che fu chiamato in giudicio. Perché per cominciare da' peccati della avarizia e delle rapine e sacchi fatti al paese, e' quali io vi metterò in modo innanzi agli occhi, che più sarà maraviglia che questi giudici, che questo popolo ti possa guardare, ti possa udire, che non sarebbe se tutta la città non potendo sopportare tante sceleratezze e che una peste sì pestifera stessi tra noi, ti corressi furiosamente a casa o facessi sentire a te, alle facultà ed alle figliuole tue giustamente quelli medesimi mali che per tua colpa hanno sentito ingiustamente tanti altri; io dico che messer Francesco Guicciardini ha rubato in questa guerra somma infinita di danari nella nostra comunità; ha per potergli rubare concesso a' nostri soldati che vivino a discrezione nel nostro paese, che non vuole dire altro che avergli consentito che rubassino e saccheggiassino ogni cosa come di inimici; e quella autorità che gli era stata data per difendere e conservare lo stato nostro l'abbia usata a metterlo in preda. Credo che el medesimo abbia fatto in quello della Chiesa; ma io non mi querelo delle ingiurie di altri, perché le nostre sono sì grandi che abbiamo da fare pure troppo a risentirci de' nostri mali. Non parlo calunniosamente, non accusatoriamente, perché la cosa che ha tanti testimoni, tante chiarezze che non si può nascondere, non si può sfuggire.
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Francesco Guicciardini Chiesa
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