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      Né gli ha avuti per tempo determinato, ma con certissima speranza d'avergli a tenere durante la vita del pontefice, apresso a chi era in tanto grado, che gli fussi concesso governare per sustituti una provincia grande ed importante come è la Romagna, avessi in tempo di guerra la cura di tutti gli eserciti ed arme sue, e nella pace fussi eletto a stargli apresso per consultore ed espeditore di tutte le faccende maggiore. Luoghi di tanta grandezza e di tanto profitto che non si può porre termine a questi guadagni uno, dua o tre migliaia di ducati l'anno, ma sono somme incerte ed infinite; e la riputazione non è minore, perché chi è sì grande apresso a uno papa è in notizia di tutta Italia, è osservato da tutta la corte, adorato da tutto lo stato della Chiesa, e finalmente è ancora grande e riputato apresso a tutti e' prìncipi del mondo; e per essere apresso a uno papa che aveva usurpato el governo di questa città, ci aveva così abundante quella autorità e grandezza, che lui medesimo voleva, ed era in potestà sua disporre per e' parenti ed amici suoi e per chi gli pareva, delli onori ed utili che ci sono. Perché come poteva negare tali cose el papa a uno che avessi in mano tutti e' segreti e tutto lo stato suo? e come quegli che erano qua vicari suoi, poi che la indignità in che era allora questa povera città mi sforza usare questo vocabulo, potevano fare di non consentire ogni cosa a uno che era di continuo agli orecchi ed in tanto credito con quello principe, da chi dependeva tutto el bene e la speranza loro?


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130

   





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