Pagina (51/130)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Infiniti erano e' concorsi, gli spacci, le faccende, le lettere delli imbasciadori, [de] prìncipi e de' duchi, insino del re di Francia, che gli venivano. Già lui con le dimostrazione, co' pensieri, con le voglie, con tutte le azione non sapeva più di privato; già le parole, e' modi, la alterezza, el volere essere ubidito ed inteso a cenni, non erano altrimenti che di uno che fussi nato e vivuto sempre da principe, e che sempre avessi a vivere principe e morire. Fastidiva il titolo di commissario come inferiore alla grandezza sua: faceva chiamarsi luogotenente, che non è altro che dire di essere el medesimo che el papa. E crediamo che chi ha perduto tanto, non sia malcontento della ruina de' Medici? Chi spera recuperare tanto, non desideri dì e notte la grandezza loro? Chi è uso tanti anni a vivere così, possa stare sotto la vita privata, possa fermare el capo sotto uno de' nostri cappucci? Uno di noi se esce de' signori, sta uno mese innanzi che possa assettarsi alla vita di prima; e nondimeno è officio di dua mesi preso da noi con animo di lasciarlo; è limitato, accompagnato, e che a dire el vero ha di signore poco altro che 'l nome. E noi crediamo che uno che già undici anni continui ha avuto tanta utilità, tanta riputazione, tanta grandezza, tanta pompa ed onori, e nella quale ha sempre pensato e sperato più quasi perpetuarla che finirla, possa sopportare pazientemente la vita privata, possa vedersi spogliato di tutte quelle cose che lo facevano differente dagli altri, possa sopportare che noi mediocri cittadini gli siamo pari, parliamo delle cose della città, o seco o sanza lui come di cosa commune; non si vergogni d'averci per compagni ne' magistrati, possa tollerare d'avere a essere vegghiato e giudicato da' nostri pari, d'avere a essere finalmente condannato da voi?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130

   





Francia Medici