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      Non posso certo ricordarmene sanza dispiacere, perché se bene ho ora in odio e' vizi tuoi, se bene ho paura del pericolo che portiamo tutti da te, non però voglio male da te; anzi ricordandomi che tutti siamo uomini, che siamo cittadini di una medesima patria, e della conversazione che in quelli primi tempi ebbi teco, ho dolore, t'ho compassione che la natura tua e gli abiti cattivi abbino potuto tanto in te, che quelle dote che tu hai di lettere, di ingegno, di eloquenzia, le quali io confesso che sono molte e grande, tu l'abbia volte a cattivo cammino; e dove avevi facultà di essere uno de' rari ornamenti della nostra città, di essere glorioso e di autorità grata a ognuno, e vivere con benivolenzia singulare apresso a' tuoi cittadini, abbia più presto, per appetito male misurato ed erroneo, voluto essere. instrumento di offendere ed oscurare el nome della patria, farsi inimico a tutti e' cittadini, odioso si può dire a se medesimo, e finalmente detestabile nella memoria degli uomini. Ma passiamo alle altre cose sue.
      Tornato di Spagna fu ricevuto da Lorenzo de' Medici quale non aveva mai veduto, che allora era venuto al governo nostro, con grandissime carezze e con tanto onore e dimostrazione di confidenzia, che non sanza ragione accrebbe el sospetto a quegli che avevano dubitato che mentre che era imbasciadore non avessi venduto e tradito la nostra libertà. Fu fatto subito de' diciassette, che erano tutti de' più intimi e più onorati amici loro; ebbe tutti e' gradi che poteva avere per la età; fu chiamato alle pratiche strette dove intervenivano pochissimi, e nessuno che non avessi più di lui almanco dodici o quindici anni; né desiderò cosa per e' fratelli, parenti ed amici che non ottenessi.


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130

   





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