Sento, giudici, quello che lui risponderà in questo luogo per offuscare una cosa chiarissima: che forse ricercavano appetito tirannico in quelli che adoperavano in Firenze, ma che lui gli serviva di fuora in cose dependenti dalla Chiesa, le quali appartenevano a loro come a prìncipi, non come a tiranni; narrerà la integrità, la fede, la sufficienzia sua, e' pericoli corsi molte volte, e cercherà tirare a sua laude e suo onore quello che è eterna sua macula, eterno suo vituperio.
Io vi confesso, giudici, che questa difesa mi spaventerebbe, mi farebbe vacillare lo animo, perché la è, prima facie, verisimile e magnifica; ma mi conforta la prudenzia vostra, la notizia che io so che voi avete delle cose, el cognoscervi tali che non vi lascerete ingannare dagli estrinsechi, ma vorrete penetrare insino alle midolle. Non è nessuno di sì poca notizia del mondo, di sì poca esperienzia, che non sappia che, come ancora io accennai poco fa, la prima cosa che ama e che ricerca uno tiranno in uno suo cittadino è el cognoscerlo amatore e confidato allo stato suo, e cerca con ogni diligenzia, con ogni industria chiarirsi e scoprire se ha questo animo o no; e ragionevolmente, perché essendo el suo primo fondamento, el suo primo obietto el conservare la tirannide, bisogna che questi siano e' suoi primi pensieri, la sua prima cura. Leggete in Cornelio Tacito scrittore gravissimo, che Augusto insino al dì che morì, insino al punto che spirava l'anima, ancora che per la vecchiaia ed infirmità avessi già consumato el corpo e lo spirito, lasciò per ricordo a Tiberio successore suo, chi erano quegli di chi non doveva fidarsi.
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