Ricordatevi quando, ottenuto da noi di potere venire a parlarci, venne su col signor Federigo; proposeci tanti pericoli, la ruina nostra e di tutta la città sì manifesta: tante gente d'arme, tante artiglierie, tante fanterie; el popolo parte dissipato, parte avere preso le arme per e' Medici; empiè falsamente ogni cosa di minacci e di terrore; el volto era tutto ardente, gli occhi pieni di arroganzia, le parole piene di furore, lo spirito tutto fiamma e tutto fuoco; credavamo fussi la pietà della città, el desiderio di liberarci dal pericolo; pensavamo si ricordassi di essere fiorentino, fussi conforme di animo a' fratelli, a' cognati, a tanti parenti, a tutta la nobilità della città che era quivi. Avevamogli, doppo el tumulto levato, scritte lettere pregandolo che venissi a soccorrere la sua patria, che menassi alla salute nostra gli eserciti pagati da noi; non sapevamo che sotto questa effigie di uomo fussi tanta malignità, tanto veneno; credevamo che in questo corpo fussi una anima, non uno spirito di diavolo. Credemo non al signor Federigo, quale sapevamo che era forestiere, e che non amando la patria sua non poteva amare la nostra; a te credemo, a te prestamo fede, credemo alle tue belle parole, a' tuoi giuramenti. Tu ci persuadesti che fussino e' pericoli dove non erano; che gli apparati fussino grandi, che erano piccoli; che el popolo fussi spento e rivoltato, che non aspettava altro che la notte già vicina per tornare alla salute nostra; tanto che sotto quelle fede che sai quanto ci furono osservate, ci inducesti a lasciare el Palazzo, a rimettere el collo sotto el giogo, a desperare in perpetuo, se Dio miracolosamente non ci avessi soccorso, della nostra libertà. Questa fu tutta tua opera, queste sono le egregie pruove che tu hai fatto in questa guerra; questo el trionfo che tu n'hai cavato, orribile inimico della tua patria, la quale non ti può perdonare tanta atrocità, né te la perdonerebbe tuo padre se fussi vivo.
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