Ma perché da quello dì in qua ho sempre sperato non tanto avere a essere assoluto, quanto essere assoluto in modo che tutta la città, tutti coloro che hanno creduto el male toccassino con mano el bene, ed essere restituito a quella buona opinione che già tutto questo popolo per sua bontà ebbe di me, non mi basta quello che è fatto insino a qui, voglio procedere più oltre, voglio fare io quello che toccava a fare allo accusatore, voglio provare, voglio chiarirvi che io non ho rubato, né ho potuto rubare e' vostri danari; né recuso di essere, se io non lo pruovo, condannato come doverrei essere se lo avversario avessi provato lui: condizione tanto insolita, tanto dura che bisogna o che voi mi tegnate pazzo, o che voi cominciate a credere che io sia innocente. Né basterebbe che io fussi pazzo di una pazzia mediocre, ma di quella forte di quegli che gettano el pane non che le prietre, poi che trovandomi assoluto cercassi di ritornare in pericolo sanza proposito; e quello che è più, non solo mi obligo a provarlo, ma a provarlo con ogni spezie di pruove che soglia ammettersi ne' giudici, con conietture potentissime, con testimoni, con scritture. Il che se io farò, o cittadini, non vi prego altro, non vi dimando altra grazia, se non che si cancelli la mala opinione che a questi mesi avete avuto di me, che più sia creduta la verità che e' carichi, che la invidia che m'ha tanto percosso diventi compassione, ma vegnamo allo effetto.
Mi persuado che ognuno di voi, giudici, ognuno di questi cittadini abbia opinione e creda, o che non sia vero che io abbia dato licenzia a' soldati che saccheggino el contado, o che se questo è vero, che la causa sia stata che, avendo io voluto rubare le paghe, mi sia bisognato pascere e' soldati con questo altro modo; e però se e' non è vero che io abbia rubato e' vostri danari, che non sia anche vero che io abbia fatto saccheggiare el contado, perché questo è causato e depende da quello, e provandovi che io non ho rubato, confesserete tutti d'accordo che io non vi ho fatto saccheggiare.
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