Stando adunche le cose in questi termini, e volendo entrare piú adrento nel giudicare, mi pare da considerare che se oltre agli inimici di Francia che oggi sono scoperti, si aggiugnessino lo imperadore e svizzeri, come ci è chi ha opinione, succumberebbe el re verisimilmente, né saria quasi possibile che in tanti luoghi e contro a tanti inimici resistessi, e che non patissi almeno nello stato di Italia, che è quello che cerca chi gli ha suscitato contro tanto travaglio. Anzi, lasciato lo imperadore, se e' svizzeri soli lo offendessino, è di grande importanza, perché li hanno tanta oportunitá di scendere nello stato di Milano, che el re saria necessitato a tenervi grossa banda di gente, e tanto piú deboli rimarrebbono le cose sue di qua; altrimenti in quello ducato seguirebbe disordine, come si vedde questo verno quando gli scesono con gran danno di Milano e con pericolo di natura che se in uno tempo medesimo avessino li spagnuoli battuto a Bologna, si giudicò communemente che el re aria perduto Milano. Rimane adunche el caso in maggiore dubio, quando si presupponga che lo imperadore stia in aria come ha fatto insino a qui, e che e' svizzeri non sieno contro a Francia, e la guerra rimanga solo tra lui ed e' principi detti di sopra. Il che se fussi, tutta la considerazione per ora si riduce di qua e massime da questa banda di Baiona; perché se bene li inghilesi andranno per Calese, nondimeno sendo sanza cavalli, non pare possino fare molto momento, trovando al rincontro terre fortissime e bene guardate e verisimilmente qualche cento di lance franzese.
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