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      Veggonsi adunche le cose molto dubie, se giá non vogliamo dire essere di momento che el re di Francia, procurando la divisione della Chiesa, offenda Dio, e per questo che li effetti li abbino a succedere secondo la giustizia della causa, la quale ragione è spesso fallace. E certo el re di Francia si mosse giustamente nel principio contro al papa, perché lui sotto pretesto di pigliare Ferrara come cosa apartenente alla Chiesa, non si moveva a altro fine che di cacciare e' franzesi di Italia, ma ha di poi passato el modo collo occuparli Bologna, benché questo si può forse giustificare, e col farsi capo ed autore di uno concilio falso e procurare la scisma e divisione della Chiesa contro al nome del Cristianissimo e contro a uno antico instituto della casa sua, la quale oltre a tutti li altri príncipi ha sempre tenuto una particulare protezione della Chiesa, e difesala contro a chi l'ha voluta oppressare.
      È difficile dare giudicio del fine, e piú facilmente si può conoscere la guerra avere a essere molto lunga, se li inghilesi in questo principio pigliano qualche terra di importanza, perché male si troverrá sesto di pace; conciosiaché insino a tanto non sia necessitá estrema, né bisogno, non vorranno restituirle, pretendendo che di ragione le sieno loro, né e' franzesi lasciarle loro, avendole possedute tanto tempo, e quadrando tanto bene al loro dominio, perché con queste terre confinano col mare. Sará lunga guerra e di grandissima spesa e noia, e credo che li effetti mostreranno al re di Inghilterra, che meglio era avere seguito el savio consiglio di suo padre, che si dice alla morte averli ricordato che non entrassi in guerra co' franzesi, che essersi lasciato sollevare dal suocero.


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Discorsi politici
di Francesco Guicciardini
pagine 167

   





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