La difficultá è come questa maestá lo mettessi poi in atto, perché presupponendo, come è detto di sopra, che el re di Francia con una grossa armata di mare e con non molte forze per terra si possa facilmente defendere da quella banda, verrebbe tutto el pondo della guerra a voltarsi dalla parte di questo re, il che non pare verisimile che lui voglia in modo alcuno e tirarsi la guerra adosso; e che tale abbi ad essere la voluntá sua lo persuade la esperienzia e la ragione. La esperienzia, perché a' tempi passati, vivente etiam la regina duenna Elisabel, si vedde che mai volsono rompere guerra con Francia di qua, e se bene alcuna volta la mostrassino, non mai la feciono. Veddesi quando el re Carlo passò in Italia, che se bene si collegassino allora con lo imperadore, papa, viniziani e Milano per cavarlo di Napoli, respetto al dubio aveano della grandezza sua, ed avessinne dato intenzione alla lega che li confortava, nondimeno non lo feciono mai. Veddesi nella guerra che gli ebbono col presente Luigi re di Francia a Napoli, che contenti di avere difesa Sals, non vollono seguire piú oltre, con tutto che e' franzesi fussino attriti in modo da sperare qualche successo, anzi cupidamente abracciorono uno accordo con lui particulare per le cose di qua da' monti. Èssi veduto molto piú chiaramente in questa maestá, la quale avendo chiamati li inghilesi, sperando forse che questa paura conducessi el re di Francia a qualche concordia sanza avere a usare le arme, come e' furono venuti, e si intese che el re di Francia uscito di Italia voltava tutte le sue forze nel ducato di Ghianna, il che lui non avea creduto da principio, andò raffreddando, né volle dare occasione alcuna che el fuoco avessi a essere vicino a questi regni.
| |
Francia Elisabel Francia Carlo Italia Milano Napoli Luigi Francia Napoli Sals Francia Francia Italia Ghianna
|