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      Nondimeno oggidí in Spagna sono pochissimi fanti veterani ed esercitati alle arme: quegli che ci erano buoni o sono morti in Italia, o vi militano oggidí; assai ne perderono alle Gelbe sotto don Garzia figliolo del duca di Alva, e Petro Navarro; quegli pochi che ci erano pratichi, della compagnia di Villalba, si consumorono in gran parte lo ottobre passato in Navarra, e massime quando fu morto el capitano Baldese. Oltre a questo, e' fanti che ci sono hanno insino a ora pochissime arme, e la maggiore parte, anzi quasi tutti, non portano altro che una picca e la spada; e però quando nel campo franzese sia una ordinanza di cinque o seimila alamanni, la quale facci spalle e sostenga la fanteria piccarda e guascone, è da credere che e' possino respondere alle fanterie di costoro. E massime che questi alamanni hanno qui reputazione, che si vede per il parlare che se ne faceva lo anno passato, e perché costoro si ingegnano imitarli in queste ordinanze, e vanno cercando di capitani e di fanti alamanni. Quanta superioritá abbino costoro si è ne' cavalli leggieri, de' quali ci è grandissima copia: hanno buoni cavalli e sono assueti a questa spezie di milizia. El quale vantaggio non è in una fazione stretta di molto momento; danno piú tosto, nel continuarsi la guerra, impedimento al venire le vettovaglie, a disturbare una levata del campo, straccare ed infestare li inimici ogni dí insino in sullo alloggiamento, che e' faccino frutto grande in una giornata; in modo che esaminato tutto, si può conchiudere che questo re abbi con grande fatica a mettere insieme uno esercito grosso, con grandissima a conservarlo, né sia per alcuno modo da essere tale che e' sia superiore alla campagna co' franzesi.


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Discorsi politici
di Francesco Guicciardini
pagine 167

   





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