E benché la fanteria franzese sia grossa, ed e' lanzichenech sieno stimati assai, nondimeno combattono non per causa propria, ma per conto di altri e come soldati mercennari, né si hanno ancora vendicato quella reputazione e quello timore che hanno e' svizzeri. È vero che lo avere una cavalleria sí grossa e tante artiglierie fa vantaggio grande a' franzesi, ed in modo che se e' svizzeri non fanno miracoli, non pare ragionevole che e' franzesi debbino perdere la giornata; pure li eventi delle battaglie sono dubii, e vi può molte volte la fortuna piú che la ragione, ed almeno non si può negare che e' franzesi non possono avere questa vittoria se non con molto sangue, perché ha a fare con inimico che non volterá le spalle, ma che vorrá morire quivi e non fuggire, e morire coll'arme in mano ed onorevolmente. In modo che io credo si possa conchiudere che questa vittoria sarebbe con tanto danno de' franzesi, e colla morte di tanta nobiltá ed uomini di conto, che peserebbe piú che lo acquistare Milano e tutta Lombardia.
E però io credo che e' franzesi, conoscendo la virtú ed ostinazione delli inimici loro, abbino a fare ogni cosa di non venire a giornata, ma cercare di ottenere la vittoria per altra via, o col mandare, scesi che saranno in Lombardia, le cose in lunga sanza apiccarsi, sperando ne' populi che di drieto si abbino a levare, e pensando che e' svizzeri per mancamento di danari ed altre difficultá, non possino stare lungamente sí grossi alla campagna, e cosí vincere col tempo; o veramente abbino a dividere lo esercito, e lasciato el nervo del campo a petto de' svizzeri con ordine non di combattere ma di intratenerli qualche giorno, mandare l'altra parte alla volta di Milano o di qualche altro luogo, sotto speranza di fare levare tutto quello stato, il che facilmente riuscirebbe loro etiam con poca gente; in modo che raccolto insieme tutte queste cose, benché ancora possa succedere il contrario, pare da credere piú tosto la vittoria sia pe' franzesi.
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