E se voi avessi a servirvi solo di cinque o seimila fanti italiani, io crederrei gli troverresti forse da mettergli in ogni pericolo, ma bisognandovi maggiore numero, ve ne troverrete ingannati. Che credete che sará uno esercito fatto in fretta di queste generazione, dove saranno infiniti che mai veddono guerra, uno esercito di tanti pezzi, di tanti vescovadi? Metteretelo voi sicuramente contro agli spagnuoli, dove sono molti fanti che fanno lo uficio di connestabili, molti connestabili atti a essere capitani? La quale buona disposizione in tutti e' membri dello esercito ha fatto grandissimo onore a' capitani generali, perché ed innanzi a' pericoli vi sono assai, el parere de' quali è utile a intendere, e ne' pericoli non solo sanno bene osservare ed esequire gli ordini del capitano, ma etiam, bisognando, valersi per loro medesimi, cosa che fa utile grande a' capitani, come si legge di Cesare, in qualche difficultá. La bontá in effetto de' capi loro fa utile la virtú de' soldati, e la virtú de' soldati non solo è tale che fa bene gli offici suoi, ma fa anche operare a' capitani effetti migliori.
Io vi domando: con questi disavantaggi, in su che è fondata la speranza di vincere? Bisogna o che speriate avanzargli tanto di numero che loro non possino uscire in campagna, e vincergli nelle terre; o che se loro saranno potenti a uscire in campagna, non credo disegnate di combattergli, ma che el temporeggiare gli abbia a disordinare per mancamento di danari; overo che mentre el giuoco sta tavolato in Lombardia, accendergli uno altro fuoco nel reame, dove si faccia tale progresso, che vincendo lá, ringagliardisca la riputazione e forze vostre, e si indebolischino gli inimici, in modo che la vittoria di Lombardia diventi piú facile.
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