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      Venne in Lunigiana e non gli parendo potere colle genti che vi erano ottenere Serezzana, se ne andò in Lombardia, dove quello anno si acquistò Asola ed alcune terre de' viniziani; e stettevi tanto che le genti d'arme andorono alle stanze. Di poi tornato a Firenze ritornò a Milano per pochi dì a una altra dieta vi si fece per consultare questa guerra commune.
      Sendo di poi fatta la pace universale di tutta Italia, nella quale fu tra gli altri uno capitolo che a' fiorentini fussi lecito fare la impresa di Serezzana, e che eziandio potessino pigliare qualunque terra o luogo proibissi loro questo acquisto; e disegnandosi fare la impresa e porvi campo, vi fu mandato Iacopo commessario generale. E perché la impresa era difficile per essere molto discosto a' luoghi nostri, ed avere in mezzo Pietrasanta, terra de' genovesi, gli fu dato commessione che vedessi pigliare qualche occasione per la quale, lasciata Serezzana, si potessi giustamente porre el campo a Pietrasanta; e però lui fece un dì passare certi muli carichi di vettovaglie per la volta di Serezzana, e messevi a guardia Pagolo del Borgo nostro connestabole con parecchi fanti; di che e' pietrasantesi usciti fuora presono e' muli e svaligiorono e' fanti. E per questo Iacopo partitosi da Serezzanello dove aveva lasciate le gente, ne venne subito a campo a Pietrasanta, ed avendo piantate le bombarde e stretta molta la terra, e' genovesi vi messono drento gran numero di fanti, e molti ne raccozzorno ne' luoghi vicini; in modo che sendo el campo ridotto in gran pericolo, furono per migliore partito costretti levare el campo.


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Memorie di famiglia
di Francesco Guicciardini
pagine 59

   





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