Ed anche è da credere che la fortuna, sotto dominio di chi sono queste cose, si sdegni con chi vuole tanto liberarsi dalla potestá sua e assicurarsi: però conchiudo che è piú sicuro volergli eseguire con qualche pericolo che con molta sicurtá.
56. Non disegnate in su quello che non avete, né spendete in su' guadagni futuri, perché molte volte non succedono. Vedesi che e' mercatanti grossi falliscono el piú delle volte per questo, quando per speranza di uno maggiore guadagno futuro, entrano in su' cambi, la multiplicazione de' quali è certa e ha tempo determinato; ma e' guadagni molte volte o non vengono o si allungano piú che el disegno; in modo che quella impresa che avevi cominciata come utile, ti riesce dannosissima.
57. Non crediate a questi che predicano d'avere lasciato le faccende per amore della quiete, e di essere stracchi dalla ambizione; perché quasi sempre hanno nel cuore el contrario; e si sono ridotti a vita appartata o per sdegno o per necessitá o per pazzia. Lo esemplo se ne vede tutto dí; perché a questi tali subito si rappresenta qualche spiraglio di grandezza, abbandonata la tanto lodata quiete, vi si gettano con quello impeto che fa el fuoco a una cosa secca o unta.
58. Se avete fallato, pensatela e misuratela bene innanzi che entriate in prigione; perché ancora che el caso fussi molto difficile a scoprire, è incredibile a quante cose pensa el giudice diligente e desideroso di ritrovarlo; e ogni minimo spiraglio è bastante a fare venire tutto in luce.
59. Io ho desiderato come gli altri uomini l'onore e l'utile, e insino a qui per grazia di Dio e buona sorte mi è succeduto sopra el disegno; ma non vi ho poi ritrovato drento alcuna di quelle cose e satisfazione che m'avevo immaginato; ragione che, chi bene la considerassi, doverria bastare a estinguere assai della sete degli uomini.
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Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100 |
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Dio
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