87. È cosa onorevole e da uomo, non promettere se non quanto vuoi attendere; ma communemente ognuno a chi tu nieghi, benché giustamente, resta male satisfatto perché gli uomini non si governano con la ragione. El contrario interviene a chi promette assai, perché intervengono spesso casi che fanno che non accade fare esperienzia di quello che tu hai promesso, e cosí hai satisfatto con niente e se pure s'ha a venire allo atto, non mancano spesso scuse: e molti sono sí grossi, che si lasciano aggirare con le parole. Nondimanco è sí brutto mancare della parola sua, che propendere a ogni utilitá che si tragga del contrario; e però l'uomo si debbe ingegnare di intrattenersi quanto può con le risposte generale e piene di speranza, fuggendo quanto si può el promettere precisamente.
88. Guardatevi da tutto quello che vi può nuocere e non giovare; però né in assenzia né in presenzia di altri non dite mai sanza profitto o necessitá cose che gli dispiacciono; perché è pazzia farsi inimici sanza proposito; e ve lo ricordo, perché quasi ognuno erra in questa leggerezza.
89. Chi entra ne' pericoli sanza considerare quello che importino si chiama bestiale; ma animoso è chi cognoscendo e' pericoli vi entra francamente, o per necessitá o per onorevole cagione.
90. Credono molti che uno savio, perché vede tutti e' pericoli, non possa essere animoso; io sono di opinione contraria, che non possa essere savio chi è timido, perché giá manca di giudicio chi stima el pericolo piú che non si debbe. Ma, per dichiarare bene questo passo che è confuso, dico, che non tutti e' pericoli hanno effetto; perché alcuni ne schifa l'uomo con la diligenzia, industria o franchezza sua; altri, gli porta via el caso, e mille accidenti che nascono.
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Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100 |
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