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      109. Fa a proposito nostro che in Siena sia uno stato savio, quando noi siamo in termini che non possiamo sperare di soggiogarla; perché uno savio si intratterrá sempre volentieri con noi, né mai ará caro che in Toscana venga guerra, lasciandosi piú governare dalla ragione che trasportare dallo odio naturale che ci hanno. Ma ora co' papi farebbe piú per noi che vi fussi uno stato disordinato, perché piú facilmente ci salterebbe in bocca.
     
      110. Chi non sa che se el papa piglia Ferrara, sará sempre obietto de' futuri pontefici lo insignirorsi di Toscana? perché el regno di Napoli ha troppa difficultá essendo in mano di potenti.
     
      111. In uno stato populare è a proposito delle Case simile alla nostra, che le Case che si chiamano di famiglia si conservino; perché essendo esose al popolo, ne riceviamo favore da tutti; ma se quelle si annichilassino, lo odio che el popolo ha a loro lo volterebbe a' nostri pari.
     
      112. Fu bellissimo consiglio quello di mio padre a Piero Soderini di rimettere e' Medici da noi medesimi come privati cittadini; perché si levavano e fuoriusciti, che non può essere cosa peggiore a uno stato, e a loro si toglieva la riputazione drento e di fuora: drento, perché tornandovi e vedendosi equali alli altri, loro medesimi non v'arebbono abitato volentieri; fuora, perché e' principi che si persuadevano che avessino drento grande parte, vedendogli tornare e non essere grandi, non ne terrebbono piú conto; ma questo consiglio non so se poteva riuscire buono, non avendo gonfaloniere piú vivo e piú animoso che Piero Soderini.


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Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100

   





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