Esempio abundante è a chi se ne ricorda Bernardo Rucellai; e la medesima ragione ci debbe consigliare a temporeggiarci, e intrattenersi in modo con chi è capo di stato, che non abbia causa di averci per inimici o sospetti.
158. Io sarei pronto a cercare le mutazione degli stati che non mi piacessino, se potessi sperare mutargli da me solo; ma quando mi ricordo che bisogna fare compagnia con altri, ed el piú delle volte con pazzi e con maligni, e' quali né sanno tacere, né sanno fare, non è cosa che io aborrisca piú che el pensare a questo.
159. Dua papi sono di natura diversissima, Julio e Clemente: l'uno di animo grande, e forse vasto, impaziente, precipitoso, aperto e libero; l'altro di mediocre animo, e forse timido, pazientissimo, moderato, simulatore. E pure gli uomini da nature tanto contrarie si aspettano gli effetti medesimi di grande azione. La ragione è, che ne' gran maestri è atta a partorire cose grande e la pazienzia e lo impeto; perché l'uno opera con lo urtare gli uomini e sforzare le cose; l'altro con lo stracciarli, e vincerle col tempo e con le occasione. Però in quello che nuoce l'uno, giova l'altro, ed e converso; e chi potessi congiugnerli e usare ciascuno al tempo suo, sarebbe divino; ma perché questo è quasi impossibile, credo che, omnibus computatis, sia per conducere maggiore cose la pazienzia e moderazione che lo impeto e la precipitazione.
160. Se bene gli uomini deliberano con buono consiglio, gli effetti però sono spesso contrari; tanto è incerto el futuro.
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Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100 |
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Bernardo Rucellai Julio Clemente
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