Pagina (73/100)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      118. A chi stima l'onore assai, succede ogni cosa, perché non cura fatiche, non pericoli, non danari. Io l'ho provato in me medesimo, però lo posso dire e scrivere; sono morte e vane le azione degli uomini che non hanno questo stimulo ardente.
     
      119. Le falsitá delle scritture rade volte si fabricano da principio; ma dipoi in progresso di tempo, secondo che conducono le occasione o la necessitá; e però è buono espediente a difendersene, subito che è fatto lo instrumento o la scrittura, farsi fare copia autentica per tenerla presso di sé.
     
      120. La piú parte de' mali che si fanno nelle terre di parte, procedono dal sospetto, perché gli uomini dubitando della fede l'uno dell'altro sono necessitati a prevenire; però chi le governa debbe avere el primo intento, ed essere sollecito a levare via le suspizione.
     
      121. Non fate novitá in sulla speranza di essere seguitati dal popolo, perché è pericoloso fondamento, non avendo lui animo a seguitare, e anche spesso avendo fantasia diversa da quello che tu credi. Vedete lo esemplo di Bruto e Cassio che amazzato Cesare, non solo non ebbono el séguito del popolo come si erano presupposti, ma per paura di esso furono forzati a ritirarsi in Capitolio.
     
      122. Guardate quanto gli uomini ingannano loro medesimi: ciascuno reputa brutti e' peccati che lui non fa, leggieri quegli che fa; e con questa regola si misura spesso el male ed el bene piú che col considerare e' gradi e qualitá delle cose.
     
      123. Io credo facilmente che in ogni tempo siano stati tenuti dagli uomini per miracoli molte cose che non vi si appressavano; ma questo è certissimo che ogni religione ha avuto e' suoi miracoli; in modo che della veritá di una fede piú che di un'altra è debole pruova el miracolo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100

   





Bruto Cassio Cesare Capitolio