132. Io sono stato di natura molto libero e inimico assai degli stiracchiamenti, però ha avuto facilitá grande chi ha avuto a convenire meco; nondimeno ho cognosciuto che in tutte le cose è di somma utilitá el negociare con vantaggio; la somma del quale consiste in questo, non venire subito agli ultimi partiti, ma ponendosi da discosto, lasciarsi tirare di passo in passo e con difficultá; chi fa cosí ha bene spesso piú di quello di che si sarebbe contentato; chi negocia come ho fatto io, non ha mai se non quello sanza che non arebbe concluso.
133. È grandissima prudenzia e da molti poca osservata, sapere dissimulare le male satisfazione che hai di altri, quando el fare cosí non sia con tuo danno ed infamia; perché accade spesso che in futuro viene occasione di averti a valere di quello. Il che difficilmente ti riesce, se lui giá sa che tu sia male satisfatto di lui. Ed a me è intervenuto molte volte che io ho avuto a ricercare persone, contro alle quali ero malissimo disposto; e loro credendo el contrario, o almeno non si persuadendo questo, m'hanno servito prontissimamente.
134. Gli uomini tutti per natura sono inclinati piú al bene che al male; né è alcuno el quale, dove altro rispetto non lo tiri in contrario, non facessi piú volentieri bene che male; ma è tanto fragile la natura degli uomini, e sí spesse nel mondo le occasione che invitano al male, che gli uomini si lasciano facilmente deviare dal bene. E però e' savi legislatori trovorono e' premi e le pene; che non fu altro che con la speranza e col timore volere tenere fermi gli uomini nella inclinazione loro naturale.
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Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100 |
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