Ma nocevano piú che giovavano questi conforti e ammunizioni, perché Ferdinando, stimando essergli indegno il cedere a Lodovico e a Ascanio, dagli stimoli de' quali si persuadeva che la indegnazione del pontefice procedesse, e spronato da Alfonso suo figliuolo, confortò secretamente Verginio che non ritardasse a ricevere, per virtú del contratto, la possessione delle castella, promettendo difenderlo da qualunque molestia gli fusse fatta; e da altra parte, governandosi con le naturali sue arti, proponeva col pontefice diversi modi di composizione, confortando nondimeno Verginio occultamente a non consentire se non a quegli per i quali, sodisfacendo al pontefice con qualche somma di danari, avesse a ritenersi le castella. Onde Verginio, preso animo, ricusò poi piú volte di quegli partiti i quali Ferdinando, per non irritare tanto il pontefice, faceva instanza che egli accettasse. Nelle quali pratiche vedendosi che Piero de' Medici perseverava di seguitare l'autorità del re, e essere vana ogni diligenza che per rimuovernelo si facesse, Lodovico Sforza, considerando seco medesimo quanto importasse che dagli inimici suoi dipendesse quella città, il temperamento della quale soleva essere il fondamento principale della sua sicurtà, e perciò parendogli che gli soprastessino molti pericoli, deliberò alla salute propria con nuovi rimedii provedere; conciossiaché gli fusse notissimo il desiderio ardente che avevano gli Aragonesi che e' fusse rimosso dal governo del nipote: il quale desiderio benché Ferdinando, pieno in tutte le azioni di incredibile simulazione e dissimulazione, si fusse sforzato di coprire, nondimeno Alfonso, uomo di natura molto aperta, non si era mai astenuto di lamentarsi palesemente della oppressione del genero, dicendo, con maggiore libertà che prudenza, parole ingiuriose e piene di minaccie.
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