Pagina (55/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Confermavano il consiglio loro con l'autorità di Cosimo de' Medici, stato stimato nell'età sua uno de' piú savi uomini d'Italia; il quale nella guerra tra Giovanni d'Angiò e Ferdinando, benché a Ferdinando aderissino il pontefice e il duca di Milano, aveva sempre consigliato che quella città non si opponesse a Giovanni. Riducevano in memoria l'esempio di Lorenzo padre di Piero, il quale in ogni romore della ritornata degli Angioini aveva sempre avuto il medesimo parere; le parole usate spesso da lui, spaventato dalla potenza de' franzesi poi che questo re medesimo aveva ottenuto la Brettagna: apparecchiarsi grandissimi mali agli italiani se il re di Francia conoscesse le forze proprie. Ma Piero de' Medici, misurando piú le cose con la volontà che con la prudenza e prestando troppa fede a se stesso, e persuadendosi che questo moto s'avesse a risolvere piú tosto in romori che in effetti, confortato al medesimo da qualcuno de' ministri suoi corrotto, secondo si disse, da' doni di Alfonso, deliberò pertinacemente di continuare nell'amicizia aragonese: il che bisognava che, per la grandezza sua, tutti gli altri cittadini finalmente acconsentissino. Ho autori da non disprezzare che Piero, non contento della autorità la quale aveva il padre ottenuta nella republica, benché tale che secondo la disposizione sua i magistrati si creavano, da' quali le cose di maggiore momento non senza il parere suo si deliberavano, aspirasse a piú assoluta potestà e a titolo di principe; non misurando saviamente le condizioni della città, la quale, essendo allora potente e molto ricca, e nutrita, già per piú secoli, con apparenza di republica, e i cittadini maggiori soliti a partecipare nel governo piú presto simili a compagni che a sudditi, non pareva che senza violenza grande avesse a tollerare tanta e sí subita mutazione: e perciò, che Piero, conoscendo che a sostentare questa sua cupidità bisognavano estraordinari fondamenti, era, per farsi uno appoggio potente alla conservazione del nuovo principato, immoderatamente ristrettosi con gli Aragonesi e determinato di correre con loro la medesima fortuna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Cosimo Medici Italia Giovanni Angiò Ferdinando Ferdinando Milano Giovanni Lorenzo Piero Angioini Brettagna Francia Piero Medici Alfonso Piero Piero Aragonesi