La qual cosa essendo molesta a molti che s'avevano proposta nell'animo maggiore larghezza, e concorrendo al medesimo privata ambizione di qualche principale cittadino, era stato necessario trattare di nuovo della forma del governo. Della quale consultandosi un giorno tra i magistrati principali e gli uomini di maggiore riputazione, Pagol'Antonio Soderini, cittadino savio e molto stimato, parlò, secondo che si dice, cosí:
- E' sarebbe certamente, prestantissimi cittadini, molto facile a dimostrare che, ancora che da coloro che hanno scritto delle cose civili il governo popolare sia manco lodato che quello di uno principe e che il governo degli ottimati, nondimeno, che per essere il desiderio della libertà desiderio antico e quasi naturale in questa città, e le condizioni de' cittadini proporzionate all'egualità, fondamento molto necessario de' governi popolari, debba essere da noi preferito senza alcuno dubbio a tutti gli altri: ma sarebbe superflua questa disputa, poi che in tutte le consulte di questi dí si è sempre con universale consentimento determinato che la città sia governata col nome e con l'autorità del popolo. Ma la diversità de' pareri nasce, che alcuni nell'ordinazione del parlamento si sono accostati volentieri a quelle forme di republica con le quali si reggeva questa città innanzi che la libertà sua fusse oppressa dalla famiglia de' Medici; altri, nel numero de' quali confesso di essere io, giudicando il governo cosí ordinato avere in molte cose piú tosto nome che effetti di governo popolare, e spaventati dagli accidenti che da simili governi spesse volte resultorono, desiderano una forma piú perfetta, e per la quale si conservi la concordia e la sicurtà de' cittadini, cosa che né secondo le ragioni né secondo l'esperienza del passato si può sperare in questa città se non sotto uno governo dependente in tutto dalla potestà del popolo ma che sia ordinato e regolato debitamente: il che consiste principalmente in due fondamenti.
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Pagol'Antonio Soderini Medici
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