Ma chi sa se quello che ragionevolmente doveva essere il freno a ritenergli fusse lo stimolo a fargli fare il contrario: perché quanto erano maggiori i premi che possedevano tanto fu, per avventura, piú potente in loro, poiché vedevano cominciare già a declinare le cose franzesi, la cupidità del conservargli. Ristretto in questo modo il castello, e serrato il mare da' navili di Ferdinando, cresceva continuamente il mancamento delle vettovaglie; e si sostentava solo con la speranza d'avere soccorso per mare, di Francia; perché Carlo, subito che era giunto in Asti, mandato Perone di Baccie, aveva fatto partire, dal porto di Villafranca appresso a Nizza, un'armata marittima che portava dumila tra guasconi e svizzeri e provedimento di vettovaglie; fattone capitano monsignore di Arbano, uomo bellicoso ma non esperimentato nel mare. La quale, condottasi insino all'isola di Ponzo, avendo scoperta all'intorno l'armata di Ferdinando che aveva trenta vele e due navi grosse genovesi, subito si messe in fuga; e seguitata insino all'isola dell'Elba, avendo perduta una navetta biscaina, si rifuggí con tanto spavento nel porto di Livorno che e' non fu in potestà del capitano ritenere che la piú parte de' fanti non scendessino in terra, e dipoi contro alla volontà sua andassino in Pisa. Per la ritirata di questa armata, Mompensieri e gli altri, stretti dalla carestia delle vettovaglie, patteggiorno di dare a Ferdinando il castello, dove erano stati assediati già tre mesi, e di andarsene in Provenza, se infra trenta dí non fussino soccorsi, salvo la roba e le persone di tutti quegli che v'erano dentro; e per l'osservanza dettono statichi Ivo di Allegri e tre altri a Ferdinando.
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