Ma come il re, ingrossato già di gente, si trasferí a Turino città del medesimo ducato, consentí che in Vercelli entrassino de' suoi soldati; donde e a lui, per l'opportunità di quel luogo, era accresciuta la speranza di potere, come fussino arrivati tutti suoi sussidi, soccorrere Novara, e i confederati cominciavano a starne con non piccola dubitazione. E però, per stabilire con maggiore maturità come in queste difficoltà si avesse a procedere, andò all'esercito Lodovico Sforza, e con lui Beatrice sua moglie che gli era assiduamente compagna non manco alle cose gravi che alle dilettevoli; alla presenza del quale, e, come fu fama, per consiglio suo principalmente, fu dopo molte disputazioni conchiuso unitamente da' capitani: che per maggiore sicurtà di tutti l'esercito veneto si unisse con lo sforzesco alle Mugne, lasciando sufficiente guardia in tutti i luoghi vicini a Novara che fussino opportuni all'ossidione: che Bolgari s'abbandonasse, perché essendo vicino tre miglia a Vercelli, era necessario, se i franzesi vi fussino andati potenti per espugnarlo, o lasciarlo ignominiosamente perdere o, contro alle deliberazioni già fatte, andare a soccorrerlo con tutto l'esercito: che in Camariano, distante per tre miglia all'alloggiamento delle Mugne, si accrescesse il presidio; e che, fortificato il campo tutto con fossi e con ripari e con copia grande d'artiglierie, si pigliassino giornalmente l'altre deliberazioni secondo che insegnassino gli andamenti degl'inimici; non omettendo di dare il guasto e tagliare tutti gli alberi insino quasi alle mura di Novara, per dare incomodo e agli uomini e al saccomanno de' cavalli, de' quali nella città era grande moltitudine.
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