Pagina (220/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il quale accordo conchiuso, e pagati col pegno delle gioie i trentamila ducati, che furono subito mandati per levare i svizzeri, furono espedite le lettere e i comandamenti regi a' castellani delle fortezze, che le restituissino immediate a' fiorentini.
     
      Lib.2, cap.12
     
      Condizioni difficili de' francesi in Novara. Segrete pratiche di concordia fra il re di Francia e il duca di Milano. Patti di pace proposti al re di Francia e discussione di essi nel consiglio del re. Carlo VIII, fatta la pace col duca di Milano, ritorna in Francia.
     
      Ma le cose dentro a Novara diventavano ogni dí piú dure e piú difficili, con tutto che la virtú de' soldati fusse grande, e grandissima, per la memoria della ribellione, l'ostinazione de' novaresi a difendersi; perché erano già diminuite le vettovaglie talmente che la gente cominciava a patire molto de' cibi necessari: e benché Orliens, poiché si vidde ristretto, avesse mandate fuora le bocche inutili, non era tanto rimedio che bastasse; anzi de' soldati franzesi e de' svizzeri, poco abili a tollerare queste incomodità, incominciavano a infermarsene ogni dí molti. Onde Orliens, oppresso anche egli di febbre quartana, con messi spessi e lettere sollecitava Carlo a non prolungare il soccorso; il quale, non essendo ancora insieme tante genti che fussino abbastanza, non poteva essere sí presto che alla necessità sua cosí urgente sodisfacesse. Tentorono nondimeno i franzesi piú volte di mettere di notte in Novara vettovaglia, condotta da grosse scorte di cavalli e di fanti, ma scoperti sempre dagl'inimici furno costretti a ritirarsi, e qualche volta con danno non piccolo di coloro la conducevano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Novara Francia Milano Francia Milano Francia Novara Orliens Orliens Carlo Novara